All’Isola d’Elba i cittadini diventano custodi

Si avvia un progetto che mira a tutelare e valorizzare il patrimonio culturale del paesaggio agricolo insulare, caratterizzato da vigneti a picco sul mare che producono eccellenze come il celebre Aleatico, ripartendo dalla comunità e dalle scuole.

Il progetto “Cittadini custodi della cultura contadina”, promosso dalla Fondazione Isola d’Elba in qualità di capofila, si avvia con il piede giusto: sono ben 27 i partner sostenitori in rappresentanza delle diverse realtà dell’Isola d’Elba – enti, imprese, terzo settore e privati cittadini – tra cui anche SIMTUR con il magazine Enjoy Elba and the Tuscan Archipelago.

Di particolare rilievo il coinvolgimento attivo degli studenti dell’Istituto comprensivo Sandro Pertini di Portoferraio e dell’Istituto Agrario ITCG Cerboni, ai quali il progetto non soltanto si rivolge ma affida il compito di raccogliere le testimonianze dei residenti più anziani, che conservano la memoria delle tradizioni agricole e del paesaggio elbano, per favorire il dialogo intergenerazionale e consentire il tramandarsi delle pratiche tradizionali, di un tempo in cui le vigne occupavano 5.000 ettari, oggi ridotti a 300 per fare spazio ad altri settori economici o semplicemente abbandonati.

Obiettivi del progetto

Il progetto punta a tutelare e valorizzare il paesaggio agricolo e il suo immenso patrimonio culturale, con uno sguardo volto ai numerosi terreni incolti che potrebbero essere recuperati dalle comunità locali, sia per il loro intrinseco valore ambientale che per tutelare la particolare qualità, storicamente comprovata, delle uve e dei vini prodotti all’Elba, ad iniziare dal celebre Aleatico. Obiettivo non secondario è la trasmissione delle conoscenze e delle tradizioni rurali per favorire la vitalità delle tecniche agricole che meglio hanno dimostrato nel tempo di produrre valore economico nel pieno rispetto della natura e dei suoli.

Il commento di Patrizia Lupi

«Conciliare conoscenza, competenza e amore per la propria terra – spiega la curatrice del progetto Patrizia Lupisignifica realizzare spazi e momenti di confronto e di dialogo tra imprese, istituzioni, mondo scolastico e terzo settore, fornendo un plus competitivo per agire in una visione glocal. Il progetto ha lo scopo di formare gli studenti, favorendo le frequentazione dell’Istituto Agrario, o persone anche in condizioni sociali disagiate, su modelli di agricoltura ecosostenibile, per favorire il recupero e l’insediamento di nuove attività agricole in un territorio fragile come quello insulare ma di particolare rilievo turistico, considerando che i prodotti locali, sia del mar che della terra, sono parte dell’offerta di qualità di una destinazione. E il cibo è la più efficace espressione della cultura e dell’identità dei luoghi e delle comunità».

Prossimi appuntamenti

Nelle prossime settimane, sostenitori e partner si incontreranno per definire le azioni azioni del programma che – cofinanziato da Regione Toscana attraverso il Fondo per il Terzo settore 2023 e dalla Fondazione Isola d’Elba che ha coinvolto gli imprenditori locali – si concluderà a fine 2024.


Chi desidera maggiori informazioni può visitare la pagina dedicata da rurability e rivolgersi all’indirizzo fondazioneisoladelba@gmail.com.

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