Sasso Simone e Simoncello

Un'area con zone boscate e pascolate, al confine tra Marche e Toscana, inserite in un contesto reso suggestivo dai due blocchi di roccia calcarea che danno il nome al parco naturale e dalle affascinanti aree calanchive.

Si tratta di un’area caratterizzata dalla presenza di aree boscate e pascolate al confine tra Marche e Toscana, estesa per circa 1662 ettari nei comuni di Sestino, Piandimeleto, Frontino, Carpegna e Pennabilli.

La significatività del paesaggio risiede nella persistenza storica di pascoli e boschi il cui utilizzo è proceduto ininterrottamente per molti secoli, il tutto inserito in un contesto reso esteticamente ancora più suggestivo dai due blocchi di roccia calcarea che danno il nome al Parco Naturale Regionale del Sasso Simone (1204 m) e Simoncello (1221 m), ma anche  dalle affascinanti aree calanchive circostanti, presenti soprattutto nell’area toscana.

Le aree boscate, che ricoprono più della metà del Demanio, sono costituite soprattutto da boschi cedui invecchiati costituiti per la maggior parte da cerro (Quercus cerris). Altre aree sono invece composte essenzialmente da pascoli e da arbusteti, questi ultimi derivati dall’abbandono delle aree un tempo destinate alle coltivazioni o al pascolo.

L’area, anche grazie al regime di proprietà pubblica, presenta una elevata integrità, ma ha sofferto dell’abbandono dei pascoli e delle attività agricole che hanno comportato un aumento delle superfici boscate. Il pascolo continua inoltre a essere praticato nelle aree aperte, anche se in misura minore rispetto a quanto avveniva in passato.
L’area non è esente da una certa vulnerabilità, legata in particolare allo spopolamento, che ha portato negli ultimi cinquant’anni all’avanzata del bosco sui pascoli e sulle coltivazioni agricole, ambienti preziosi per l’equilibrio territoriale dell’area e per la biodiversità.

Sasso Simone e Simoncello

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